“PADOVA E PROVINCIA A INIZIO ‘900”

Mostra fotografica itinerante

Padova, in 100 anni, si è trasformata da complesso urbano di una società contadina, che si stava affacciando all’industria, in un centro del terziario postindustriale. Com’erano i luoghi e le persone, il loro modo di vestire, vivere, agire fors’anche pensare, è rimasto impresso nelle 90 fotografie d’epoca, scattate tra il 1900 e il 1910, esposte nella mostra

“PADOVA E PROVINCIA A INIZIO ‘900”. L’esposizione, organizzata dal Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon, con la collaborazione del Comune di Padova e il patrocinio della Regione Veneto, della Camera di Commercio di Padova e dell’ Associazione Levi-Montalcini sarà inaugurata lunedì 8 ottobre 2012, nel Cortile pensile di Palazzo Moroni dopo il Convegno che si terrà in Sala Paladin alle ore 17.45 con interventi del prof. Giovanni Silvano – Università di Padova, del prof. Pierantonio Gios – Facoltà Teologica del Triveneto , coordina Francesco Jori – Gionalista. La mostra rimarrà aperta fino al 21 ottobre 2012.

Un mondo scomparso, quello d’inizio ‘900, che la mostra illustrerà attraverso 5 sezioni: “Padova e provincia”, “Casoni, abitazioni, pellagra”, ”Attività lavorative”, “Svaghi e divertimenti”, “Scioperi ed avvenimenti”. Un percorso espositivo, in buona parte possibile grazie all’archivio documentale e d’immagini del Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon, che nelle intenzioni degli organizzatori della mostra vuole essere uno sguardo al passato per aiutare a leggere, in maniera più acuta, il presente. Per questo nel catalogo della mostra sono presenti saggi di Francesco Jori, Giuliano Lenci, Giovanni Ponchio, Gian Paolo Romanato, Giovanni Zalin. “Padova e la sua provincia” sarà visitabile tutti i giorni con entrata libera.

Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon
È nato come associazione nel 2007 da un’idea di Massimo Toffanin, autore della biografia “Sebastiano Schiavon, lo strapassasiori”. Intende promuovere la conoscenza di Sebastiano Schiavon, un personaggio di grandissima caratura umana e politica, pressoché dimenticato dopo la morte repentina nel 1922. Nato da famiglia contadina, giovane, fu l’uomo nuovo che sconvolse il mondo politico padovano, all’inizio del ‘900. In tutte le attività di consigliere comunale, provinciale, fondatore del sindacato cattolico, parlamentare, cofondatore del Partito Popolare agì sempre a favore dei contadini, dei ceti popolari, degli emarginati. Dopo la morte fu presto dimenticato, ma non dai contadini che aveva aiutato e che ontinuarono a lungo a pregare, davanti all’immagine dello “strapassasiori”.

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